Copa Libertadores de America 2016
Quest'anno è andata in scena l'edizione 57 della Coppa dei Campioni del Sud America. Edizione abbastanza deludente, direi ricca di poverta'. Sono mancate le grandi squadre, quelle dal blasone luccicante. Man mano che la competizione prendeva quota nel suo incedere, le grandi ne sono uscite in maniera inopinata. Eppure ai nastri di partenza non mancavano le fuoriserie: Boca Juniors (6 vittorie),Penarol (5),Nacional Montevideo (3),Olimpia (3),Sao Paulo (3),River Plate (3, Detentore del Trofeo),Gremio (2), insomma "gente" con delle "pretese" ce n'era. Invece alla fine l'ha spuntata la squadra Colombiana dell'Atletico Nacional de Medellin, esatto proprio quella, la squadra del mitico Higuita, portiere unico nel suo genere, gia' vincitore del trofeo nel 1989.
Con 6 squadre iscritte l'Argentina e 5 il Brasile, risultava piuttosto difficile pensare che nessuna rappresentante di queste due nazioni sarebbe arrivata alla Finale. Eppure. Se avessi dovuto scommettere, avrei puntato sui Brasiliani del Corinthians, ma che fosse un'edizione piena di sorprese lo si era gia' capito dai "gironcini" di qualificazione agli ottavi (il format è preciso alla nostra Champions League). Dalla prima scrematura, 32 squadre partecipanti, 16 le squadre eliminate in questa prima tornata. Spariscono Cile, Peru' e Bolivia. Escono dalla competizione squadre storiche. Il Penarol (Uruguay), vincitore della prima edizione, il Palmeiras (Brasile),il Colo Colo (Cile), la Liga Deportiva Universitaria de Quito (Ecuador), l'Olimpia Asuncion (Paraguay), tutte squadre che almeno una volta hanno sollevato il Trofeo. Ma soprattutto esce il San Lorenzo de Almagro (Argentina), la squadra per la quale fa il tifo Papa Francesco, vincitore dell'edizione 2014, potenzialmente una delle favorite di quest'anno. Di contro si qualifica il Deportivo Tachira (Venezuela), grande sorpresa, insieme al team che sara' il vero outsider di questa edizione : l'Independiente del Valle (Ecuador).
OTTAVI
Deportivo Tachira San Cristobal (Venezuela)-Universidad Nacional Autonoma Mexico Ciudad de Mexico (Messico) 1-0 0-2
Racing Club Avellaneda (Argentina)-Atletico Mineiro Belo Horizonte (Brasile) 0-0 1-2;
Huracan Buenos Aires (Argentina)-Atletico Nacional Medellin (Colombia) 0-0 2-4
Gremio Porto Alegre (Brasile)-Rosario Central (Argentina) 0-1 0-3
Nacional Montevideo (Uruguay)-Corinthians Sao Paulo (Brasile) 0-0 2-2
Independiente del Valle Sangolqui (Ecuador)-River Plate Buenos Aires (Argentina) 2-0 0-1
Cerro Porteno Asuncion (Paraguay)-Boca Juniors Buenos Aires (Argentina) 1-2 1-3
Sao Paulo (Brasile)-Toluca (Messico) 4-0 1-3
Con gli Ottavi e il meccanismo dell'eliminazione diretta, si entra nel vivo della competizione.
L'UNAM di Ciudad de Mexico, sistema subito gli intrusi Venezuelani del Depo Tachira. A dir la verita', all'andata i Pumas (soprannome dell'UNAM) vengono battuti per 1 a 0 e finiscono in dieci in affanno. Ma nel ritorno, nel loro stadio, l'Olimpico, ribaltano tutto vincendo 2 a 0 con il secondo gol all'81.
Il Racing Club incrocia l'Atletico Mineiro. Ad Avellaneda, nel loro stadio il "Juan Domingo Peron", gli Argentini della Academia (soprannome del Racing) spingono forte, ma i Brasiliani resistono e rimandano tutto al ritorno di Belo Horizonte. In panca per gli Argentini c'è Diego Milito, venuto qui a chiudere una splendida carrierra, non lo fanno entrare, secondo me un errore. In Brasile al Mineirao, i bianconeri padroni di casa si portano sull'1 a 0, ma gli Argentini pareggiano dopo 5 minuti con un rigore. In virtù del gol fuori casa gli ospiti si qualificherebbero e quindi cercano di portare a casa il risultato. Resistono fino a un quarto d'ora dalla fine e poi "beccano" il 2 a 1. Fanno entrare Milito (ancora in panca), ma ormai è troppo tardi. I Brasiliani non chiudono la partita sbagliando un calcio di rigore, ma alla fine portano a casa il risultato che vuol dire Quarti di Finale.
Altro incontro che vede Brasiliani contro Argentini. Questa volta passa la squadra Argentina. Stiamo parlando del Rosario Central, che non nasconde qualche pretesa di successo finale. Si trova di fronte il Gremio. Un deludente Gremio, che parte a spron battuto, prende subito un gol, in casa e si affloscia su se stesso in maniera avvilente. Il ritorno al Gigante de Arroyito di Rosario è solo una passerella per gli Argentini: 3 a 0 e via andare.
Dagli Uruguayani del Nacional Montevideo arriva una delle due grandi sorprese degli Ottavi di Finale. Se la devono vedere contro i Brasiliani del Corinthians,favoriti per il successo finale. Al Gran Parque Central di Montevideo è chiaro a tutti che i padroni di casa sono solo lontani parenti dei grandi del passato che hanno vinto la Copa Libertadores in tre distinte occasioni. All'andata finisce con un nulla di fatto. Nell'ottica della regola che, in caso di parita', i gol fuori casa valgono doppio,la squadra Uruguayana va in casa dei Brasiliani tutt'altro che rassegnata. E, complice una eccessiva sicurezza mostrata sin da subito dai padroni di casa del Corinthians, i giocatori del Nacional sorprendono tutti con il loro orgoglio e la loro garra (grinta) tipica Uruguayana. Subito 1 a 0 per gli ospiti, che si stringono rapidamente, bloccando tutte le iniziative dei padroni di casa. Quest'ultimi riescono a pareggiare nel giro di 10 minuti e quindi rimettono in carreggiata l'incontro. Sono sempre in difetto, per via del gol fuori casa degli avversari, ma con un' altra rete costringerebbero il Nacional ad uscire dal guscio. Si va all'intervallo sull'1 a 1. Ad inizio ripresa il patatrac. Il Nacional va di nuovo in vantaggio e con il passare dei minuti appare sempre più evidente che il Corinthians è nel pallone. Nell'arte del catenaccio gli Uruguayani non hanno eguali. Il tutto condito con malizia e cattiveria agonistica. A dir la verita' al Corinthians un'occasione capita a 6 minuti dalla fine. Viene concesso un penalty ai padroni di casa...che sprecano malamente. In quel momento tutti all'Arena Corinthians si rendono conto che è finita. Succede poi che viene concesso un altro calcio di rigore ai Bianconeri di casa, ma serve solo per chiudere l'incontro in parita' 2 a 2. Neanche il tempo di mettere la palla al centro e cala il sipario.
Il vero colpo di questo turno di Copa Libertadores, lo mette a segno l'Independiente del Valle, Ecuador. Il sorteggio gli ha messo di fronte i detentori del River Plate. Gli Argentini non stanno passando un momento splendido. In campionato sono intrappolati a meta' classifica e non ne verranno più fuori. Ma appena sentono odore di Copa, qualcosa scatta. L'andata si gioca in Ecuador, a Quito. Questo perchè il campo dell'Independiente a Sangolqui, mezz'ora di macchina da Quito, è troppo piccolo per questa manifestazione. C'è qualcosa che non quadra per i Millonarios (soprannome del River), i padroni di casa corrono come lepri, arrivano sempre primi sulla palla e difendono alla perfezione. Non era l'intensita' di partita che si aspettavano dai loro avversari. Inevitabilmente a meta' ripresa, arriva un gol per i padroni di casa. "Poco male" avranno pensato gli Argentini, tanto la partita la ribaltiamo al ritorno. Solo che gli Ecuadoreni non si fermano mai, vanno con l'acceleratore pigiato fino alla fine. Anzi, anche oltre. Siamo in fase di recupero, quando gli Argentini commettono fallo da rigore. Ecco la frittata è fatta, 2 a 0 per l'Independiente. Ritorno al Monumental di Buenos Aires, casa del River. La folla spinge, vuole l'impresa. I padroni di casa rispondono con un attacco frontale che annichilisce gli Ecuadoreni, paralizzati da tanta veemenza. Ma Los Millonarios sprecano l'inverosimile. Ma tanto. Troppo. Riescono ad "insaccare" solo a 10 minuti dalla fine. Il forcing finale non cambia la situazione: 1 a 0 per il River, ma detentori della Copa fuori! I giocatori dell'Independiente non sanno ancora che questa gara consegnera' loro una determinazione e una convinzione tale da portarli fino alla Finale.
Il Boca Juniors è il vero favorito N°1 della competizione. Deve affrontare i Paraguayani del Cerro Porteno di Asuncion. Va bene che non sono gli avversari più difficili del mondo e che non stanno attraversando un periodo molto felice a livello tecnico, ma gli Argentini, trascinati da Tevez (in gol sia all'andata che al ritorno), vincono bene all'andata e nel ritorno controllano con un po' di ansia, prima di straripare. Nel primo match ad Asuncion, stadio Defensores del Chaco, con un gol per tempo (1 a 0 di Tevez), gli Argentini regolano i conti subito, concedendo un penalty ai padroni di casa in chiusura, tanto per gradire. Sara' un gol molto importante per i Paraguayani.Al ritorno, nella mitica Bombonera, gremita come al solito, ancora Tevez (rigore) porta subito avanti i padroni di casa, ma i Paraguayani non stanno a guardare e segnano un gol dopo 10 minuti. A questo punto il match resta in bilico con una certa tensione. Gli Argentini si rendono conto che il rigore regalato all'andata se lo potevano evitare. Finalmente dopo tanto penare arriva il secondo gol del Boca che chiude l'incontro, ad un quarto d'ora dalla fine. Un espulsione nelle fila del Cerro a 4 minuti dal termine, apre un'autostrada per il 3 a 1 finale per gli Argentini. Il conteggio totale dei gol dice 5 a 2 per gli Xeneises (i Genovesi, soprannome del Boca per via delle sue origini), ma non è stata una passeggiata. La squadra di Buenos Aires deve fornire prestazioni più convincenti per arrivare in fondo.
Il Sao Paulo ha una brutta gatta da pelare. Deve affrontare i Messicani del Toluca. Sara' una stagione di alti e bassi per i Brasiliani e questo doppio incontro ne è lo specchio. In casa il Tricolor (Sao Paulo), straripa con una facilita' disarmante: 4 a 0. Qualcuno della dirigenza Brasiliana comincia a sognare in grande. Ritorno alla Bombonera di Toluca. Grazie ad un tifo infernale, i Messicani si portano presto sull' 1 a 0 pressando a tutto campo gli ospiti. Probabilmente un secondo gol farebbe scattare qualche molla importante da entrambe le parti. Succede invece che il Sao Paulo supera i propri affanni e realizza la rete che chiude il senso del match. Sarebbe tutto a posto, invece i Brasiliani riescono a perdere 3 a 1, risultato che non cambia le sorti del passaggio del turno, ma lascia l'amaro in bocca a tutti e temporali all'orizzonte.
Manca solo Huracan Buenos Aires-Atletico Nacional Medellin per chiudere la storia di questi Ottavi. Le due squadre si sono gia' incontrate nei gironi di qualificazione. In casa del Globo (Huracan), i Colombiani dell'Atletico Nacional hanno vinto per 2 a 0. In Colombia, i padroni di casa vittoriosi in tutte le partite del girone, 5 su 5, regalano agli Argentini uno 0 a 0, che vuol dire qualificazione matematica agli Ottavi. Adesso però che le due squadre sono di nuovo di fronte la musica cambia. L'incontro è sulla carta più equilibrato di quanto non si pensi. Okey che l'Atletico in 6 partite del girone di qualificazione non ha preso neanche un gol, ma l'Huracan quando sente odore di Coppa si trasforma. Gli Argentini non sono dei fulmini di guerra in Campionato, ma quando si gioca per il "dentro o fuori", sono decisamente coriacei. Difesa granitica, centrocampo che copre e contropiede ficcante. L'anno prima in Copa Sudamericana (l'Europa League del Sud America), sono arrivati in Finale, battuti solo ai calci di rigore dai Colombiani dell'Independiente Santa Fe di Bogotà (doppio 0 a 0 tra andata e ritorno). Infatti l'andata a Buenos Aires finisce con un nulla di fatto. Tutto rimandato a Medellin alla Catedral Verde casa dell'Atletico. Dopo 20 minuti la partita si sblocca. Rigore per i padroni di casa: 1 a 0. Sembra tutto deciso, ma non si è fatto i conti con l'orgoglio Argentino. Passano 2 minuti ed è gia' 1 a 1. Incominciano i problemi per i Colombiani perchè gli ospiti si chiudono e sono pronti a ripartire in pericolosissimi contropiedi. Inizia il secondo tempo ma le cose non cambiano. Gli Argentini si difendono con le unghie e con i denti, il pareggio con gol fuori casa li qualificherebbe. Però esagerano e dopo le ammonizioni arriva anche l'espulsione di uno dei due centrali. Adesso c'è più spazio per i giocatori dell'Atletico. Arriva il 2 a 1 e poi il 3 a 1. Sembra finita, ma l'Huracan torna sotto a 10 minuti dal termine: 3 a 2. Tutto in bilico fino alla fine, quando, ormai in fase di recupero arriva finalmente il 4 a 2 decisivo per i padroni di casa. Il giudizio complessivo sull'Atletico non è del tutto positivo, ma sapra' fare passi avanti decisivi nel prosieguo della manifestazione. Senz'altro è una squadra che non molla mai fino alla fine.
QUARTI
Sao Paulo (Brasile)-Atletico Mineiro Belo Horizonte (Brasile) 1-0 1-2
Naciona Montevideo (Uruguay)-Boca Juniors Buenos Aires (Argentina) 1-1 1-1 d.c.r. 3-4
Rosario Central (Argentina)-Atletico Nacional Medellin (Colombia) 1-0 1-3
Independiente del Valle Sangolqui(Ecuador)-Universidad Nacional Autonoma de Mexico Ciudad Mexico (Messico) 2-1 1-2 d.c.r. 5-3
Siamo nei Quarti. Subito un duello tutto Brasiliano, l'ultimo possibile in questa Edizione 2016. Delle cinque squadre verdeoro iscritte ai nastri di partenza, una sola approda alle Semifinali. Che il calcio Brasiliano non attraversi un momento brillantissimo lo si percepisce anche da queste cose. Ma soprattutto manca il bel gioco, il "futebol bailado" come amano chiamarlo nella terra di Pelè.
All'andata, al Cicero Pompeu de Toledo, comunemente chiamato Morumbì, casa del Sao Paulo, la spuntano i Tricolores con il minimo scarto. A dir la verità gli ospiti hanno pensato solo a mirare le gambe degli avversari, rimediando 7 ammonizioni. Probabilmente fidando di giocare tutte le loro carte nella partita di ritorno. Devono però cambiare formazione perchè per 3 dei 7 ammoniti scatta un turno di squalifica. All'inizio, nessuno se ne accorge. Dopo un quarto d'ora della gara di ritorno l'Atletico è in vantaggio per 2-0. Basta un guizzo però e gli ospiti tornano in partita accorciando lo svantaggio. Ci vorrebbe ancora un gol per i bianconeri locali per superare il turno. Il Sao Paulo dell'Allenatore Argentino Edgardo Bauza, serra le fila e chiude a chiave la propria porta non lasciando spazi in ogni parte del campo agli avversari. Calcio di bassa lega, ma questo è quello che passa il convento e basta ai Brasiliani di Sao Paulo per superare il turno.
Quando si incontrano Argentini e Uruguayani è sempre una partita di cartello. Nacional-Boca poi è veramente un incontro suggestivo. Il Boca è senz'altro superiore sulla carta, ma il Nacional non stenderà certo un tappeto di rose agli Xeneises di Buenos Aires. Si parte da Montevideo, grande spinta dei padroni di casa, ma per gli ospiti nessun pericolo. Anzi al 70', nell'unica sortita del Boca in avanti, la squadra Argentina riesce a portarsi avanti di un gol decisamente pesante. Passano soli 5 minuti e gli Uruguayani pareggiano. 1-1 . Sarà il risultato finale e arrivederci dall'altra parte del Rio della Plata, a Buenos Aires.
Per il ritorno lo stadio del Boca "La Bombonera" bolle intensamente di passione come al solito. La "Doce" (La dodici, nel senso di dodicesimo uomo in campo), curva caldissima dei padroni di casa, soffia sul fuoco della passione come un mantice. Si parte sparati, sembra che la squadra di casa possa passare da un momento all'altro, invece in un rapido capovolgimento di fronte il Nacional passa. E' un gol che annebbia le idee al Boca. Riuscirà a pareggiare solo ad un quarto d'ora dal termine, correndo pericoli inenarrabili. Alla fine si va alla lotteria dei calci di rigore. E saranno emozioni a ripetizione. Partono gli Uruguyani con il primo tiro dal dischetto: 0-1. Poi il Boca: 1-1. E via di seguito: 1-2, 2-2, 2-3. Sbagliano poi i padroni di casa, ma sbagliano anche gli ospiti. Sbaglia ancora il Boca, se gli ospiti segnano passano il turno...e invece sbagliano ancora! Pareggia il Boca: 3-3! Si va ad oltranza. Sbaglia ancora il Nacional il terzo rigore consecutivo e questa volta i padroni di casa non perdonano! Con gli occhi fuori dalle orbite l'allenatore di casa Barros Schelotto esulta per lo scampato pericolo e il passaggio alle Semifinali. Ancora una volta la scaramanzia che dice che chi sbaglia per primo il rigore, vince, si conferma di nuovo.
Rosario Central-Atletico Nacional Medellin è un'incontro da uomini veri. In Argentina a Rosario, i padroni di casa si portano subito in vantaggio, ma poi i Colombiani riescono ad irretire il gioco degli avversari. Quelli dell'Atletico subiscono così la prima sconfitta di questa edizione di Copa, ma sono carichi e pronti per la gara di ritorno.
All'Atanasio Girardot di Medellin c'è il tutto esaurito, l'occasione è importante, in palio c'è l'accesso alle Semifinali della Coppa per Club più importante del Sud America. Pronti, via, c'è subito un calcio di rigore per gli ospiti. 0-1, Rosario in vantaggio, Atletico in apnea. Per tutto il primo tempo i padroni di casa non riescono a concretizzare la loro supremazia territoriale. O meglio non proprio tutto il primo tempo, nei minuti di recupero arriva la zampata che porta la situazione in parità ed apre scenari differenti per la ripresa. Al rientro in campo gli Argentini si fanno sorprendere e l'Atletico si porta sul 2 a 1. Servirebbe ancora un gol ai Verdi di casa, ma gli ospiti sono tosti. Siamo ormai al 90', fase di recupero, tutto il Rosario difende con le unghie e con i denti la sconfitta con gol che vorrebbe dire Semifinale. Mischia furibonda in area Argentina, stile vecchi tempi, in cui si vedono interventi al limite da entrambe le parti. E' un attimo, la palla schizza in rete, superando migliaia di ostacoli e facendo impazzire di gioia tutti i Colombiani in campo e sugli spalti. E' il finimondo, nel vero senso della parola. Gli Argentini non ci stanno, parte una rissa furibonda tra i giocatori delle due squadre, calci e pugni a volontà, tutti contro tutti...come ai vecchi tempi della Copa. Quando a fatica le forze dell'ordine riportano un po' di calma, si contano gli espulsi: 3 del Rosario, 1 dell'Atletico. Per conto mio, avrei spedito fuori mezza squadra per parte. Anche se raggiunta in modo rocambolesco la Semifinale, per l'Atletico Nacional Medellin c'è il merito di non aver mollato mai, che sommato ad un tasso tecnito-tattico eccellente, fa dei Colombiani, a questo punto della competizione, una importante potenziale vincitrice del trofeo, alla pari con il Boca.
L'ultimo incontro in programma, Independiente del Valle-UNAM, non è certo il più affascinante, ma non per questo il meno combattuto. All'andata a Quito, in Ecuador, i padroni di casa si portano sul 2 a 0, ma a 17' dal termine i Messicani mettono a segno un gol importantissimo.
Nella partita di ritorno, i Messicani partono sparati: 2-0 dopo 18'. Non mollano però gli ospiti, restano anche in 10 dal 56', ma dopo una decina di minuti segnano un gol che nel computo totale della sfida rimette le sorti in parità. I padroni di casa perdono tutta la loro iniziale superiorità mentale e soprattutto fisica e non riescono più ad incidere sul risultato. Si va ai calci di rigore. Quelli dell'UNAM non ci sono più con la testa, passa l'Independiente non sbagliando un colpo dal dischetto.
SEMIFINALI
Sao Paulo (Brasile)-Atletico Nacional Medellin (Colombia) 0-2 1-2;
Independiente del Valle Sangolqui (Ecuador)-Boca Juniors Buenos Aires (Argentina) 2-1 3-2;
A Sao Paulo il bluff dei padroni di casa viene messo a nudo dai Colombiani dell'Atletico Nacional. Gli ospiti resistono in scioltezza, poi al 73' viene espulso un uomo dei padroni di casa, è una buona occasione per i Verdi di Medellin...e non se la fanno scappare.
Micidiale doppietta di Miguel Angel Borja negli ultimi 8' e la Finale è già opzionata.
Nel ritorno il Sao Paulo ci mette tutto il suo orgoglio e dopo 9' va in vantaggio con Jonathan Calleri (sarà capocannoniere della Copa Libertadores 2016 con 9 reti), ma M.A.Borja pareggia dopo una decina di minuti e stronca subito le velleità dei Brasiliani. Nel finale, poi, l'attaccante dell'Atletico Nacional, su rigore, fisserà il risultato sul 2-1. E' ormai chiaro a tutti che l'artefice di tutto questo risultato Colombiano è l'allenatore Reinaldo Rueda, ad un solo passo dall'entrare nella storia del calcio Sudamericano.
L'altra Semifinale sarà molto più frizzante e ci consegnerà una semifinalista veramente a sorpresa.
A Quito, all'Estadio Olimpico Atahualpa, il Boca passa subito in vantaggio. Commette però lo stesso errore del River, che qui ci ha già rimesso le penne, lascia il pallino del gioco in mano ai padroni di casa. Gli Ecuadoregni cominciano a macinare gioco e chilometri e alla fine riescono a stroncare la resistenza degli Argentini: 2-1 il risultato finale.
Si va a Buenos Aires. La Bomboniera è stracolma e pronta a spingere il Boca in Finale. Pronti, via e i padroni di casa sono già 1-0. Sembra tutto facile, invece su corner l'Independiente del Valle pareggia. Palla al centro e gli Argentini attaccano a testa bassa, ma il primo tempo finisce 1-1. Il secondo tempo inizia come era finito il primo: Boca tutto avanti e Independiente chiuso dietro, ma pronto a ripartire in contropiede. E infatti in una veloce ripartenza gli Ecuadoregni scappano via in contropiede come delle lepri e l'1-2 arriva come uno schiaffo in faccia per gli Argentini. A questo punto ho pensato:"Adesso quelli del Boca si incazzano e ribaltano tutto." Succede invece che Orion portiere dei padroni di casa, ne combina una grossa. Esce dall'area e con i piedi serve un vicino compagno. Ma il passaggio è troppo corto si inserisce l'attaccante dell'Independiente Julio Angulo che segna a porta vuota: 1-3. Viene inquadrato in TV Barros Schelotto, allenatore del Boca, è tutto uno scuotere di testa come a dire:" No, non è possibile fare certi errori.". Adesso è chiaro a tutti che il Boca Juniors non andrà in Finale. Avrà ancora un'occasione, su rigore, per cercare di mettere pressione agli ospiti, ma la massima punizione verra bloccata da Azcona portiere dell'Independiente, vero protagonista della serata. Alla fine ci sarà un gol per gli Argentini, ma il risultato finale di 2-3, consegnerà il passaggio del turno agli uomini di Pablo Repetto, allenatore Argentino degli Ecuadoregni. Passaggio del turno meritatissimo.
FINALE
Independiente del Valle Sangolqui (Ecuador)-Atletico Nacional Medellin (Colombia) 1-1 0-1;
Per la Finale risulta tutto scontato. L'Independiente del Valle ci arriva letteralmente spompato. Ha dato tutto quello che aveva per arrivare qui. L'Atletico Nacional gioca come il gatto con il topo. Andata 1-1, con gli ospiti in vantaggio, raggiunti solo nel finale dai padroni di casa.
Nel ritorno all'Estadio Atanasio Girardot di Medellin, il Verdao, gremito in ogni ordine di posto, l'Atletico Nacional con una zampata di M.A.Borja dopo 4', mette il sigillo sull'impresa di Reinaldo Rueda e dei suoi uomini, coronando il loro sogno Continetale nell'edizione 2016 della Copa più importante a livello di club del Sudamerica, la Copa Libertadores de America.
CONTINUA...