Coppa dei Campioni d'Europa 1974-1975
Mi sono accorto, guardando l'Albo d'oro della Coppa dei Campioni d'Europa (oggi Champions League), che a parte le prime 11 edizioni, le altre finali le ho viste tutte e sono 56 su 67 in tutto (ovviamente e purtroppo tutte in tv). Questo fondamentalmente vuol dire 2 cose: 1) Ho un sacco di anni sulle spalle. 2) Sono un archivio vivente del calcio. La voglia di scrivere qualcosa sulla Coppa dalle Grandi Orecchie deriva dal fatto che più mi guardo attorno e più mi accorgo che non tutti sanno e che molto si sta perdendo nel tempo degli anni di quando la Coppa si chiamava ancora Coppa dei Campioni d'Europa. Quando ancora chi partecipava era unicamente la squadra campione nazionale. Quando non c'erano i gironcini di qualificazione, al sorteggio era un "tutti contro tutti" e via di eliminazione diretta, tra andata e ritorno. Beh, inutile che vi nasconda che rimpiango quei tempi in cui ogni incontro era carico di patos, perchè un errore poteva voler dire essere eliminati dalla competizione, senza sapere se ci sarebbe stata la possibilità di ritentarci l'anno dopo. Oggi vedo un sacco di partite giocate, con il risultato che metà di esse sono inutili e solo metà della metà (forse) passeranno alla storia. Capisco che alle squadre servono soldi e più partite si giocano più le reti televisive pagano, ma ... io mi addormento. Se la competizione per club più antica al mondo, la FA Cup inglese, restando fedele a se stessa, nel suo format, con eliminazione diretta, è ancora la competizione più famosa e seguita al mondo, qualche cosa vorrà dire. Sta di fatto che quando ripenso al tempo andato della Coppa dei Campioni, di cui sono stato testimone, la nostalgia mi salta addosso inevitabilmente. Comunque, l'edizione di cui vi voglio parlare è quella del 1974/75. Perchè proprio quella ? Perchè proprio in quel lontano 1974 cominciai ad interessarmi e ad innamorarmi del calcio estero guardandolo in tv. Detto cosi non sembra un gran che, ma proprio nell'autunno di quell'anno, a casa mia, successe un fatto determinante a far esplodere la mia passione per il calcio di oltre frontiera. Che cosa successe insomma ? Mio Padre si regalò la tv Svizzera. Si certo, non che comprò l'azienda televisiva Svizzera. Fece installare a casa nostra la possibilità di vedere i programmi televisi Svizzeri. Molto di moda in quel tempo nel nord Italia. Dovete pensare che a quel tempo il calcio Italiano in diretta non era neanche immaginabile pensarlo. E cosi le uniche partite "possibili" erano le partite di Coppa dove erano impegnate le squadre italiane. Sulla televisione Svizzera, oltre alle partite di Coppa dove erano impegnate le squadre elvetiche, ne venivano trasmesse in diretta molte altre. Quindi per la prima volta potevo vedere all'opera squadroni come il Real Madrid, il Barcellona, il Bayern e chi più ne ha più ne metta. Arriviamo quindi all'edizione della Coppa dei Campioni 1974/75, la prima che posso seguire allargando la visuale che era possibile a quei tempi. E allora serve un po' di preambolo per capire bene l'insieme delle cose.Intanto nell'edizione precedente, 1973/74, ha vinto il Bayern di Monaco. La squadra tedesca ha vinto la competizione per la prima volta nella sua storia, ma sarà la prima di 3 coppe vinte di fila. I bavaresi hanno faticato le proverbiali 7 camicie per vincere la competizione e anche con un po' di fortuna in certe partite, ma si sa, la fortuna aiuta gli audaci. E di gente in gamba nella formazione tedesca ce n'è, eccome se ce n'è. Tanto per cominciare il Kaiser Franz Beckenbauer, libero della squadra e vero leader in campo e fuori, poi Gerd Muller, tanto per dire, punta micidiale, ancora oggi con una media gol in carriera inarrivabile, Ulrich Hoeness, guizzante ala, poi dirigente dello stesso Bayern, senza pelo sullo stomaco, Sepp Maier, mitico numero 1, Paul Breitner, il cinese, per via delle sue preferenze politiche, centrocampista di qualità. Tutta gente che nel giugno 1974, dopo la Coppa dei Campioni d'Europa, in nazionale, si porterà a casa anche la Coppa del Mondo. In panchina, per finire, Udo Lattek, un vincente nato. Oltre a vincere tutto con il Bayern, farà diventare grande anche il Borussia Monchengladbach, giocando un calcio spettacolare. Insomma è una coppa vinta, quella del 1973/74, che fa capire ai tedeschi, che possono fare quello che vogliono con qualsiasi avversario. In lizza però, nella competizione del 1974/75, ci sono molti pretendenti. E forti anche. Primo fra tutti il Barcellona di Rinus Michels. L'allenatore olandese, vera e propria mente rivoluzionaria del calcio, inventore del cosi detto "calcio totale", dopo aver portato l'Ajax sul tetto del mondo vincendo tutto quello che c'era da vincere, si è trasferito a Barcellona. Riesce nell'impresa di riportare il titolo di campione di Spagna in Catalunia, assente da 14 anni, ma soprattutto riesce a portare al Camp Nou il "Papero d'Oro", al secolo Johan Cruijff. I due Olandesi hanno appena perso la finale della Coppa del Mondo in Germania, uno come allenatore l'altro come capitano della squadra. Adesso, rabbiosi e carichi per la sconfitta subita, puntano dritti alla Coppa dalle Grandi Orecchie. Non c'é l'Ajax. Dopo il filotto di 3 Coppe dei Campioni vinte, la squadra si é sfaldata. Abbandonata da quasi tutti i protagonisti dell'impresa vincente. A rappresentare l'Olanda c'é il Feyennord di Rotterdam. Ma sarà una delusione. Ad allenare i neo campioni d'Olanda non c'é più quel genio della panchina di Ernst Happel, che é riuscito nell'impresa di vincere la Coppa dei Campioni con la squadra di Rotterdam nell'edizione 1969/70, prima squadra olandese a realizzare l'impresa. (continua) PREMESSA: Il Bayern di Monaco di Baviera ha vinto l'edizione precedente tra mille traversie e si ripresenta più agguerrito che mai. Ha rivinto il titolo di Germania e mezza squadra si è laureata Campione del Mondo nel 1974. A dir la verità il Campionato Tedesco non incomincia proprio bene. Nella prima giornata incappa in uno 0-6 ad opera del Kickers Offenbach e si prosegue sempre peggio fino ad arrivare ai primi giorni del 1975 dove viene esonerato l'allenatore Udo Lattek, trionfatore l'anno prima sia in Campionato (terzo di fila) che in Coppa Campioni. Nessuno sconto. I bavaresi sono ancora in Coppa Campioni ed è li che concentrano tutte le loro forze. Anche il Barcellona è candidato a recitare un ruolo da protagonista. Rinus Michels, architetto del primo Grande Ajax, riesce a portare al Camp Nou il "Papero d'Oro", al secolo Johan Cruijff. I due Olandesi hanno appena perso la finale della Coppa del Mondo in Germania, uno come allenatore l'altro come capitano della squadra. Appena arrivano in Catalogna alla corte dei blaugrana, vincono subito il Campionato Spagnolo (che mancava da 14 anni) e adesso puntano dritti alla Coppa dalle Grandi Orecchie. Gli Italiani non ci sono. Ci dovrebbe essere la Lazio che con Maestrelli alla guida e Giorgione Chinaglia in campo, hanno vinto un Campionato Storico. Ma l'anno prima, per colpa di una serie di tafferugli tra tifosi in Coppa UEFA tra Lazio e Ipswich, la squadra Capitolina è stata squalificata per un anno dalle competizioni Europee. Ci sarebbero da tenere d'occhio altre 3 pretendenti : Saint Etienne (Francese),Anderlecht (Belga),Feyenoord (Olandese). Ma la vera sorpresa sono gli Inglesi del Leeds. Questi ultimi hanno martoriato le gambe di tutte le squadre della Prima Divisione Inglese, molta grinta poca classe, alla fine però qualcosa di buono ce l'hanno e lo vedremo in seguito.